Il termine unicità, in filosofia, è riferito a ciò che è genere per sé stesso, unico nella sua specie o irripetibile in quanto individualità. Per quanto riguarda la sfera matematica per unicità si intende che, se la soluzione di un determinato problema esiste, è una sola. Diversi teoremi hanno lo scopo di dimostrare che la soluzione dei problemi presi in esame è una sola, unica.
Ambito scientificoLucky Knot Bridge, Changsha (Cina) |
Teorema dell'unicità
Il teorema di unicità del limite per le successioni asserisce che una successione di numeri reali non può avere due limiti distinti, ovvero se la successione ha un limite, questo è unico.
Primo postulato di Euclide
Tra due punti qualsiasi è possibile tracciare una ed una sola retta.
L'unicità ne L'irragionevole efficacia della matematica nelle scienze naturali (Eugene P. Wigner (1902-1995), Princeton University Communications on Pure And Applied Mathematics, vol. XIII, 1960)
"Siamo in una posizione simile a quella dell'uomo a cui viene dato un mazzo di chiavi e che, dovendo aprire diverse porte in successione, trova sempre la chiave giusta al primo o al secondo tentativo, egli diventa scettico riguardo l'unicità della corrispondenza tra chiavi e porte."
Ambito filosofico
L’Uno
Il concetto di Uno è stato affrontato nella filosofia antica da personalità del calibro di Platone (428/427 a.C. - 348/347 a.C.) e Plotino (203-270), e, in tempi più recenti, da Hegel (1770-1831), sotto il pensiero della scuola del neoplatonismo. Per linee generali l'Uno può essere definito come principio indicante l'unità del Tutto.
L’unicità secondo Scheler
M. Scheler (1872-1928), polemizzando il formalismo etico kantiano, riflette attorno al personalismo, contrapponendo ad un generico dovere formale il valore singolare, dando risalto a una soggettiva individualità, irriducibile dell’essere personale. M. Scheler sostiene che ogni persona è un essere individuale e unico, diverso da ogni altro essere. Inoltre asserisce che non esista un’eguaglianza delle anime di fronte a Dio, ma bensì proprio nel confronto con Dio le persone e i loro valori individuali vanno pensati come semplicemente diversi.
L’unicum cartesiano
Secondo Cartesio (1596-1650)la forza dell’uomo risiede nella parola e nel linguaggio, caratteristica che ci distingue dal mondo animale, in particolare nella capacità di formare preposizioni nuove che esprimono pensieri nuovi e che sono adatti a situazioni nuove. Dunque, il linguaggio è un elemento distintivo unico e peculiare della dimensione umana.
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